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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Gioia e rabbia scendendo da Aprica.

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Gioia e rabbia. Sono i sentimenti che ci siamo portati a casa dall’Aprila, dopo la Granfondo Gavia-Mortirolo, che non ha visto il Gavia, ma che ha visto due volte il Mortirolo. Purtroppo il maltempo ha costretto gli organizzatori ad eliminare il Gavia, ma poco male, la durezza del percorso è rimasta lo stesso molto impegnativa. Gioia per due piazzamenti tra i primi dieci  di categoria. La nostra Ladies Gloria si conferma indomita e in grandissima forma e si piazza quarta di categoria finendo il lungo in meno di 6 ore. Grande prova, come sempre, di Sabato. Il piccolo grande Saba si piazza 24°assoluto a venticinque minuti dal primo arrivando quinto di categoria. Molto bene anche Mauro Padiglia che finisce entro le cinque ore, seguito di poco, e di poco sopra le cinque ore, dal trio Frigieri, Galluzzo, Santarcangelo.  Purtroppo abbiamo anche due note dolenti che ci fanno portare a casa molta rabbia.  Ci può stare che si sia sfortunati, bucare, rom

La nostra Sportful!

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La Sportful è la Granfondo più dura di Europa, se la gioca solo con la Marmotte, ma giusto perché il Croce d’Aune, che a mio avviso è molto più bello, però non è L’Alpe d’Huez. Qualche anno fa a Pedavena, ormai arrivati, l’organizzazione inserì il Dente di Prem, una salitella di due chilometri scarsi con uno strappetto al dodici per cento. Non fu ben vista come cosa e fu tolta subito, poi fu cambiato il percorso spostandosi nell’Agordino e rendendolo ancor più duro dell’attuale e storico con il Manghen.  Quest’anno per omaggiare il Giro in cima al Croce d’Aune, invece di iniziare la discesa, i Granfondisti hanno girato a destra affrontando i tre chilometri a quasi il dieci per cento del MonteAvena. Una deviazione, che per chi se lo ricordava, ha fatto mancare molto il dente di Pren. Alla Sportful ormai si son visti tutti i meteo, dal sol leone di tre anni fa, alla Neve del Valles, quest’anno invece si son visti tutti i meteo in una sola edizione. Dal caldo della partenza,

Il Bike Studio c'è anche alla Hero!

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Questo ultimo weekend di grande sport comincia di Sabato con la Hero Dolomite, ultra Granfondo di Mtb che il nostro Mister Selfie, Enrico Sarti, ha completato nel percorso medio portando a termine i sessanta chilometri e oltre tremila metri di dislivello. Una grande prova che ci facciamo raccontare proprio da lui. Hero 2019, giornata perfetta per pedalare sulle Dolomiti, sole leggermente velato e un po' di vento. Ne caldo, ne freddo, veramente perfetto. Siamo circa 6000 partecipanti divisi in 15 griglie. Io sono nella numero 11. Le salite da fare sono 4 per un totale di 60 km con più di 3000 di dislivello. Prima salita da Selva al Dantecepis, gran fitto di gente come era immaginabile, alcuni vogliono superare nonostante le pendenze dure, anche se non durissime. La più dura è sicuramente l'ultima, il Sella con pendenza in oltre il 20%. Le discese sono da affrontare con molta attenzione. Alcune sono impossibili da fare in sella, vuoi per i ciclisti e vuoi

Anche in Romagna protagonisti! Siamo tutti Capitani!

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Domina il caldo alla Granfondo del Capitano, sulle lunghe e bellissime salite ai bordi della foresta Casentinese. I nostri atleti le solcano sulle loro specialissima, ognuno con il proprio passo e ognuno soffrendo o esaltandosi sotto il primo sol leone della stagione. Le montagne dell’Appennino tosco-romagnolo non sono le Dolomiti, ma a volte sanno far soffrire di più. Il Bike Studio è riuscito comunque a farsi valere e ad andare a premio nella popolatissima Romagna del pedale Bianconero o del Baracca Lugo, portando a casa la nona posizione come squadra. Un risultato veramente incredibile conquistato in Romagna. Singolarmente il caldo e probabilmente anche le molte fatiche pedalate negli ultimi mesi si sono fatte sentire. Nel lungo, primo dei nostri, come sempre, il grande piccolo Folletto della Campania, Sabato Venutolo, arrivato 28° assoluto e sfiorando il podio di categoria, quarto, a poco meno di venti minuti dal primo. Mauro Padiglia si conferma in formissima a

Il nostro Grazie alla gente delle Alpi

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La Pioggia di una primavera mai sbocciata aveva lasciato lo spazio ad un sole caldo e ad un azzurro intenso che faceva uno splendido contrasto con la neve fresca caduta, da pochi giorni, sopra i duemila metri. I fiumi pieni, carichi e assordanti sprigionavano energia che a molti sarebbe servita sulle dure rampe verso Pampeago il giorno dopo. Il Giro era appena passato, salendo anche troppo blandamente verso il Rolle e la TV aveva inquadrato le vie di Predazzo affollate di appassionati, curiosi e ciclisti pronti a pedalare il giorno successivo sulle strade della Marcialonga Cycling. Non vi era fila al ritiro pacco gara, tutti erano composti nel ritirare i pettorali, e l’operazione scorreva veloce, come veloce sarebbe arrivato il mattino successivo, dove gli stessi, ai primi raggi di sole, senza la consuale frenesia, entravano in griglia, all’ombra di quei monti feriti dal vento assassino dell’autunno che ad ascoltarli bene gridavano aiuto. Quegli alberi sdraiati e ammassati

Anche alla Stelvio-Santini il Bikestudio c'è!

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Matteo aveva un conto in sospeso con la Stelvio-Santini, tecnicamente, visto la giusta esclusione dello Stelvio causa troppa neve, non si può proprio dire che l’abbia saldato, ma moralmente l’presa è compiuta.  Queste le parole del nostro Ferro, e sono emozione vera: “Questa è la mia terza partecipazione alla Stelvio-Santini,  lo Stelvio è sempre lui, ormai un classico che purtroppo, è stato chiuso a causa del  maltempo.  Ho affrontato la salita inedita ma non per niente da sottovalutare dei laghi di Cancano, paesaggio spettacolare come sempre, in questi lunghi è un vero paradiso Ma partiamo dall’inizio, dopo lo start tutto ok fino a Tirano, parto con l’idea di fare il lungo come ho sempre fatto, ma questa volta viste le cadute di alcuni partecipanti davanti a me sulla salita di Teglio e soprattutto un allenamento non al top, ho preferito affrontare il percorso medio, salutando il tanto temuto Mortirolo.  Ho tenuto un buon passo fino quasi a Bormio, poi le gambe, complici

La nostra Marcialonga Cycling

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È stato un grande weekend al cospetto delle Dolomiti quello passato dal Bikestudio a Predazzo. Alla Marcialonga Cycling abbiamo ottenuto un grande risultato di squadra classificandosi terzi assoluti e diversi nostri atleti hanno concluso la prova con tempi e piazzamenti di grande rispetto. Il primo caldo ha annientato qualcuno che sul SanPellegrino ha dovuto fare retromarcia e tornare verso Predazzo. Ma nonostante questo il sorriso non mancava sui loro volti. Eravamo lì per divertirci e se il divertimento ad un certo punto mancava era giusto tornare indietro. L’Alpe di Pampeago è stato il vero mostro di giornata, salita durissima dai meno nove chilometri in poi e dopo Obergennen diventava una stradina stretta usata anche come pista da slittino in inverno. Il Valles finale con i suoi sette chilometri al nove per cento era la ciliegina sulla torta di tutte le fatiche. Per noi ancora grandissimo Saba nel lungo che si piazza ventesimo assoluto, tra gli umani del te