La stagione migliore.
Novembre se ne sta andando e sarà strano chi scrive, ma per lui è forse il mese migliore per uscire in bicicletta. In quei sabato mattina incerti, che forse dovrebbe piovere, ma poi non piove e il cielo è azzurro dipinto di schizzi in una scala di grigi da interpretare come concezione astratta. Quando vestirsi, e come vestirsi, è una scommessa, dal balcone percepisci una temperatura, in garage un’altra, sali in sella e l’aria ti sveglia anche quella parte di anima che di solito rimane sopita fino agli ottanta anni se ci si arriva, poi fai due pedalate in salita, entri in un tornate, esci, e vedi casa stretta nell’abbraccio della nebbia mentre continui a salire e ad aprire il giubbotto, la felpa, la gabba, lo scafandro, qualunque cosa tu abbia addosso, maledicendoti perché potevi vestirti più leggero. Pedali mentre il sole dà il bacio del buongiorno alle colline, accarezzando i vigneti colorati d’autunno della Valsamoggia, il Pignoletto è già nelle botti, il nov