Calda Pinarello

I ragazzi del Bikestudio non stanno mai fermi e per non farsi mancare un’altra Domenica in gara, Alessandro Galluzzo e Lorenzo Diani, sono andati a pedalare nel trevigiano nella bella Granfondo Pinarello.
In attesa della Granfondo Liotto di questa Domenica 7 Luglio, penultima prova dello Zero Wind dove siamo protagonisti nelle varie classifiche di categoria, i ragazzi hanno trovato un bel modo per scaldare le gambe, e non solo!  

Facciamoci raccontare da loro come è andata questa prova! 

Cominciamo da Ale Galluzzo! 
“Sveglia alle 5.45, appuntamento con Lorenzo alle 6.45 all’ingresso della “nostra” griglia. 
Lorenzo è naturalmente in anticipo, io solo puntuale. 
Non ho ansia da prestazione, devo andare piano, ho poco fondo e se la prendo con calma so che mi aiuterà nell’allenamento, se la faccio forte mi schianterò.
Lorenzo invece lo vedo euforico e con un po’ di paura per la lunghezza del percorso. Si mangia la sua banana pre-gara come se fosse una medicina e continua a sorseggiare nervosamente la sua borraccia (avrà una pozione magica?). Ci sono già 26 gradi e sta indossando il paraorecchie. 
Lorenzo, guarda che è già caldo e farà ancora più caldo fra poco. 
Ho anche la mantellina, quando andiamo su al Passo San Boldo e sul Nevegal magari potrebbe servire. Potrebbe. 
Non hai mai fatto questa gara, vero? Torneremo cotti, forse nel vero senso della parola.
Per non sapere né leggere né scrivere Lorenzo Ss toglie subito il paraorecchie. 
Però è solare come suo solito, due battute, due scherzi ed arrivano le 7.15, ora di partenza, in un lampo.
Dai Lorenzo, la faccio con te… 2km e l’ho già perso, mi dico: “ tanto mi fermerò a tutti i ristori perché fa caldo e mi riprenderà…” ma mi sento già un po’ Guido. 
Scusa Lorenzo. 
Tutto fila liscio, o quasi, Passo San Boldo bellissimo, proprio bellissimo. 
Nevegal, mai fatto prima, molto Bello, tratti nel bosco, tratti sterrati anche se perfettamente battuti…
Troppe macchine sul percorso prima del fine corsa e naturalmente anche dopo. Qualche incrocio pericoloso non presidiato ma nessun incidente. 
Insomma, tutto bene, o quasi.
 A 120 km vedo di sfuggita il cartello dei 70 km all’arrivo. Faccio due conti col pallottoliere ma qualcosa non mi torna. Non dovevano essere 173 km totali? 
Forse sono stanco e non ho visto bene.
Il muro di “Ca’ del Poggio” non arriva mai.
Dovrebbe essere al km 130 ma i km continuano a passare. Arrivano ai -50km dall’arrivo e riguardo il contachilometri. Poco meno di 140 km. A quel punto chiedo ad un “collega” i suoi km e mi dice 140. 
Se sono 140 e mancano 50 km, ci hanno fregato. 
Iniziano i rosari dei “colleghi” che fino a quel momento erano troppo concentrati per accorgersi della “truffa”. 
Siamo oltre i 140 e dopo vari su e giù arriva questo benedetto muro. 
Non benedetto, maledetto! 
Terribile e completamente al sole. Una vera tortura da 1 km. 
38 gradi. 
Più di 35 km di cottura lenta…
…fino all’arrivo.
Risultato: non mi hanno classificato. 
Ho scritto a mysdam ma non mi considerano… 
Almeno il cocomero all’arrivo era buonissimo.”


All’indomito Lorenzo invece come è andata? 

“DE VA STAN TE e bellissima.
È una grande festa in casa Pinarello, siamo in tantissimi alla partenza, un fiume umano senza fine.
Ci troviamo con Ale in griglia, due battute e si parte, ma si sfila col piede a terra fino a fuori dalle mura. Quando si apre finalmente, siamo sopra ai 40 all'ora fino alle colline. Ale schizza via come un missile, io rimango del mio passo.
Presto il caldo diventa insopportabile e si toccano i 38°. Mi fermo 3 volte in cima ai ristori per riempire le borracce e bevo 6 litri tra sali e acqua.
Fantastica la salita a Passo San Boldo con i suoi tornanti in galleria, non avevo mai visto una strada così spettacolare.
Le discese vanno via veloci ma le curve strette sui tornanti ancora mi danno qualche problema, in una abbastanza pericolosa dopo il Nevegal mi sono trovato a dovere allargare perchè la strada non mi bastava e sono finito ad appoggiarmi al guard rail con una mano.
Mentre i km e il caldo aumentavano, è stato brutto accorgersi che il percorso era stato allungato senza comunicazioni e che il muro finale al 18% del km 130, invece era al 145 e quindi avevamo 190 km invece dei già notevoli 175.
Gli ultimi 25 km di pianura ci diamo il cambio ai 35 all'ora e quando il gruppo cresce ai 40...ultime curve a tutta e siamo sull'arrivo.
Fatica indecente, ma siamo sopravvissuti!”


Bravi ragazzi anche se la Non Classifica di Galluzzo potrebbe generare qualche sospetto, le foto che ci ha mandato non mentono.

E per il Buon Ale i complimenti anche per il suo Giugno fatto di Granfondo tutte le Domeniche. Ora la Liotto poi speriamo che riposi un pochino altrimenti a Soelden farà meglio a godersi un buon rifugio, piuttosto che il Rombo… 

Commenti

Post popolari in questo blog

Campioni D'Italia Aics con il Grande Saba!

Le nostre avventure alla Oetztaler 2019

Bologna-Palermo in bici, by Alessandro Galluzzo!