Granfondo degli Squali. Il Bikestudio c'è!

Partiamo non partiamo, ci alziamo o siamo a letto, piove o non piove. 
In molti stamattina, alle quattro e mezzo, si sono trovati davanti alla finestra chiedendosi se era il caso di partire per Cattolica, per andare a fare la Granfondo degli Squali 2019. 

In molti stamattina sono stati a letto, consigliati dalle previsioni meteo che a Bologna hanno confermando le aspettative di acqua, tanta acqua che cadeva e cade ancora dal cielo, mentre sull’Adriatico hanno fortunatamente graziato chi, invece, è partito con la voglia di pedalare e la consapevolezza che arrivati a Cattolica, e preso il pacco gara, la possibilità di risalire in macchina e andare a fare colazione a Bologna era alta, molto alta.

Invece nessuna goccia alle 7:30 toccava le strade romagnole e le griglia della Granfondo degli Squali si riempivano alla chetichella con un occhio al cielo. Cielo che allo sparo di partenza, con migliaia di coriandoli biancoblu, volati in aria di festa, ha regalato raggi di sole calorosi, che quasi facevano paura, visto l’abbigliamento autunnale che in molti avevano indossato. 



Granfondo velocissima sugli stradoni che portavano dalla Romagna alle Marche, verso quelle colline verdi che non hanno confini, e che tutti considerano ancora Romagna. 

La prima ora scorre così veloce che quando chi scrive guarda il Garmin, quasi si meraviglia siano passati già sessanta minuti e si siano fatti 37 km. 
Sui saliscendi tra Gradara e il Sassofeltro le ruote scorrono veloci anche in salita, salite pedalabili da spingere con i muscoli gonfi e il cuore in gola. 


A metà gara del lungo il dislivello era poco inferiore alla metà di quello che doveva essere il totale e saliva piano. Se non c’erano errori la metà successiva sarebbe stata molto faticosa.

E così è stato, faticosa ma ancora veloce, con gli ultimi trenta chilometri di solo sali e scendi, con tanti sali e cortissimi scendi fino all’arrivo, stupendo, in cima a Gabicce Monte, dove Birra e Piadine con mortadella e soprattutto sarde alla griglia, aspettavano chi coraggioso era partito sfidando il tempo e bagnandosi, anche poco, solo gli ultimi 15 km. 


Per noi del BikeStudio le soddisfazioni non sono mancate neanche in questa Granfondo. 

Se in generale la maggior parte dei partenti ha fatto il corto, 1100 arrivati, contro i 480 circa del lungo, noi del BikeStudio siamo andati controcorrente, affrontando per più il lungo che il corto. 

Infatti, per il Team, sono stati undici gli arrivati nel lungo, con la grande prestazione di Saba, sedicesimo assoluto ad un passo dal podio di categoria, quarto, come la nostra ladies, Gloria, anch’essa quarta. 

Nel corto invece sono arrivati in cinque, con i grandi Danilo e Pier che godendo dei ristori, e della grande festa di Tavulia, si sono goduti tutti i metri degli ottantotto chilometri del percorso. 

Ma grande, ormai possiamo dire: Come sempre, è stato il nostro massaggiatore Villari, che è arrivato ventiseiesimo assoluto e seconda di categoria, salendo ancora sul podio. 

Una giornata che doveva essere da tregenda e invece è stata da leggenda, una granfondo bella, veloce, nervosa, ma che con le salite che ha nelle vicinanze potrtebbe diventare veramente incredibile!

Intanto, passati da Tavulia abbiamo sentito urlare: 
“Il BikeStudio c’è!”



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