Una tregua e il lungo al Corno!
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOUSrQaoXuI69GNdUXPZBsIIffwj9mVLiwJu0wfe5WxXmKbn1-H1Ksz1DtZaYbeDe6pd5jE6SRpVwzzBUumIqTXbMncrg7a41Tf2l4nwrWI_OhUhrr0kz0S0fntattGy3IZSsZSi9hBTxm/s320/IMG_20190525_085846-01.jpeg)
La voglia di pedalare nella primavera di Maggio e una tregua di qualche ora dalla pioggia con il sole alto e il cielo azzurro, le rose sgocciolanti e i papaveri che superano le spighe rendendo i campi quadri stupendi. Un sabato ideale per poter fare un lungo nel nostro Appennino fin lassù al Corno Alle Scale da poco spogliato dalla neve e che piano piano si sta preparando all’Estate. L’aria sapeva di grano bagnato e d’erba tagliata, praticamente di allergia, l’asfalto aveva ancora l’odore della pioggia ma asciutto faceva scorrere stabili le nostre biciclette. L’umidità, salendo verso MonteOmbraro, dopo aver pedalato leggeri tra le vigne e due ali di erba alta quanto i papaveri su per SanSavino, ci bagnava come la pioggia dei giorni scorsi. MonteOmbraro da Castelletto la prima asperità della nostra giornata Appenninica. Salita dolce fino a Ciano poi l’asfalto taglia il calanco e lo arrampica deciso, come decisi dobbiamo spingere i pedali terminando le chiacchere e